“minchia che culo” esclamò finemente Sandra, raccogliendo da terra la sesta banconota da 500 del giorno (?).ò
Fece un passo indietro immaginandosi quante ancora ne avrebbe trovate prima di arrivare verso casa, così pensò bene di andare per la strada più lunga così da trovarne altre e farsi un bel viaggio a madrid in qualche casa chiusa, e per chiusa non intendo una casa coperta dal vento, ma di un bordello a pagamento =O
Prese una stradina molto oscura .ò le strade erano mal asfaltate, cose che manco a Solarussa vedi .ò
All’improvviso, qualcosa cadde in testa a Sandra .ò
La ragazza pensò che la fortuna l’aveva beffata, e che un piccione l’aveva appena cagata in testa .ò ma non era così .ò
Prese dei guanti in lattice (?) che aveva nella borsa, così, tanto per riempirla .ò
Li mise e iniziò a tastarsi la testa, fino a trovare qualcosa.ò
Afferrò quel qualcosa che pareva lungo ma non tanto grosso, ciò rattristò un po’ la ragazza .ò
“minchia èèèèèè” esclamò la giovane (??) osservando uno strano quaderno .ò
“beh, potrò annotare la lista dei maschi con cui discuto di titoli in borsa” decise Sandra infilando a fatica il quaderno dentro la borsa,che, non si era accorta, ma era cagata dal piccione .ò
Intanto, dietro di lei la stessa presenza di prima la spiava silenziosamente, forse non era un piccione, ma lui, ad aver defecato nella sua borsetta.ò