| Solita analisi del post-Serie A. Impossibile non partire da Ibrahimovic, ma con lo svedese è doveroso rendere omaggio alla Lazio di Reja e a un super Sorrentino. C'è chi sta per salutare la Serie A (Cesena e Novara) e chi invece continua a faticare (Roma e Inter). Gli arbitri? Altro weekend nero...
VOTO 10 A MISTER-SCUDETTO: IBRAHIMOVIC - Lo abbiamo scritto ieri: lo svedese è uno che sposta gli equilibri. La partita contro il Palermo è totale, come il suo calcio e la sua personalità. Gli si rimprovera di non essere decisivo nelle gare che contano: quest'anno in Champions League ha fatto centro in tutte le occasioni in cui ha messo piede in campo. Che sia esploso (finalmente) anche in Europa?
VOTO 9 ALLA LAZIO DEL DERBY - Perché vincerne due di fila nello stesso campionato è un qualcosa che per i tifosi significa tantissimo. Se poi con i tre punti vai a 3 lunghezze dal secondo posto della Juventus è ancora meglio: e pensare che meno di due settimane fa Reja si era dimesso...
VOTO 8 AL PRIMO TEMPO DEL CATANIA - E a Vincenzo Montella, che ha dimostrato di essere davvero un bravo allenatore. Primi dieci minuti a parte, la sua squadra ha dominato a San Siro, e non solo per i demeriti dell'avversario. Il Catania gioca bene, fa girare il pallone come poche formazioni in Italia sanno fare e ha individualità davvero interessanti. Peccato che nel secondo tempo si sia buttata via la vittoria, ma per crescere c'è sempre tempo.
VOTO 7 A UN SUPER-SORRENTINO - La Juventus ha pareggiato la sua 12esima partita in campionato, ma forse se non ci fosse stato lui in porta staremmo parlando della vittoria numero 14 della Vecchia Signora. Sorrentino fa parte di quella categoria di giocatori inspiegabilmente sottovalutati di cui i nostri campionati sono incredibilmente popolati.
VOTO 6 AL BOLOGNA, SPINTO DA LUCIO DALLA - Una vittoria, per quanto sofferta e risicata contro il Novara, il giusto modo per salutare un grande maestro di musica e arte come Lucio Dalla.
VOTO 5 ALLA INVOLUZIONE DELLA JUVENTUS - La chiamano "pareggite", ma forse è semplicemente la spia della riserva che si è accesa. Conte ha impostato una squadra che fa della corsa e della freschezza atletica le migliori caratteristiche, ma se la benzina viene meno è difficile dare il massimo.
VOTO 4 AL PROGETTO DELLA ROMA - Ok il progetto, ok la disciplina, ok la ventata di novità e freschezza portata in Italia, ma dopo un po' servono anche i risultati. Luis Enrique perde il suo secondo derby consecutivo e complessivamente la decima partita in campionato: troppe sconfitte, anche se il progetto è a lungo termine.
VOTO 3 ALLA CATEGORIA ARBITRALE - Che fatica, ragazzi. Commentare tutti gli episodi di questo weekend sarebbe davvero lunghissimo (e comunque lo abbiamo già fatto qui), decisamente meglio limitarci a dare un giudizio: e non può essere positivo. Si continua a sbagliare: ma perché non farsi aiutare?
VOTO 2 A UN'INTER IN EVIDENTE IMBARAZZO - Due, come i gol realizzati dai nerazzurri nella partita di San Siro contro il Catania. I ragazzi di Ranieri interrompono una striscia di sconfitte imbarazzante recuperando con orgoglio (?) dallo 0-2. I numeri restano tuttavia drammatici: nelle ultime 9 partite appena 2 pareggi (ancora il 2!) e sono appena 2 (!) le volte in cui l'Inter è andata in gol (5 con Milito e 1 con Forlan). Ranieri dice "almeno non abbiamo perso, e abbiamo fatto gol". Contento lui.
VOTO 1 ALLE "RETROCESSE" CESENA E NOVARA - Finché la matematica darà speranze è giusto continuare a crederci, ma per romagnoli e piemontesi la Serie A sarà un torneo da salutare a fine stagione. Il voto, UNO, equivale alla percentuale di salvezza che resta alle formazioni di Beretta e Mondonico.
VOTLO 0 AI CORI RAZZISTI DELL'OLIMPICO - Non è possibile che dopo tutto questo tempo, dopo tutti questi anni ci sia ancora qualcuno di così stupido. Ho una domanda, e la vorrei rivolgere a Bergonzi (una ridicola disposizione ci impedisce di fargliela direttamente): perché non sospendere la partita?
di Andrea TABACCO (Twitter: @AndreaTabacco)
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